Attualmente la diagnosi di epatite C si basa sulla ricerca degli anticorpi specifici contro il virus dell’epatite C (Anticorpi anti-HCV) e l’individuazione della replicazione virale attraverso l’esame dell’ HCV-RNA qualitativo e quantitativo.
È inoltre possibile determinare i livelli delle transaminasi epatiche (alanina transaminasi o ALT/GPT e aspartato transaminasi o AST/GOT) per determinare, in modo indiretto, lo stato di infiammazione del fegato.
Una volta accertata la presenza del virus si possono eseguire ulteriori indagini come la genotipizzazione del virus.
- Anticorpi anti-HCV
Questo test permette di stabilire se il soggetto è entrato in contatto con l’HCV e se ha quindi sviluppato anticorpi contro il virus, ma non distingue tra malattia pregressa o in atto.
Questo esame però non è sufficiente per determinare la presenza o assenza effettiva del virus poiché nel “periodo finestra” (periodo che generalmente intercorre tra il momento dell’esposizione al virus fino ai 6 mesi successivi) l’organismo potrebbe non aver prodotto gli anticorpi specifici diretti contro il virus. In questo periodo quindi il test per la ricerca degli anticorpi diretti contro il virus potrebbe dare risultati falsamente negativi.
Nel caso infine che si rilevi la presenza dell’anticorpo, non è detto che il virus sia effettivamente presente poiché potrebbe indicare una pregressa esposizione al virus, che però il sistema immunitario è stato in grado di eliminare.
Alla luce di tutto ciò, per definire l’effettiva presenza del virus occorre effettuare un esame denominato HCV-RNA.
- HCV-RNA qualitativo e quantitativo
Il test è diretto all’individuazione della replicazione virale (carica virale o viremia), mediante un test molecolare basato sulla polymerase chain reaction (PCR), una tecnologia molto sensibile che consente di rilevare anche quantità minime del genoma dell’HCV. Se questo test risulta positivo significa che sussiste una replicazione virale in corso e quindi una infezione.
- Il genotipo virale
Permette di stabilire le caratteristiche ovvero il genotipo del virus (ad esempio 1a, 2a, 2b, 3…). Attualmente si conoscono 6 tipi distinti, ulteriormente suddivisi in sottotipi. La ricerca del genotipo virale è attualmente un’ informazione fondamentale per impostare correttamente la terapia antivirale poichè a seconda del genotipo varia la strategia terapeutica da adottare.